fbpx
Stampa

 Una fantastica tradizione quella del ricamo nel Salento ad essa si dilettavano le donne scambiando quattro chiacchiere sull'uscio di casa o nella corte, lo facevano con piacere dopo la fatica nei campi.
Il ricamo era parte integrante della “dote”, la gran parte di questi preziosi tessuti impreziosiva lenzuola, tovaglie e asciugamani, una competizione d’abilità tra le comari del rione.
Il tempo ora è più avaro, si sta poco in compagnia e la cultura materiale che le più anziane trasmettevano giorno dopo giorno alle giovani ragazze non c'è più. Ognuno ha il proprio da fare e la televisione ha completato l’opera facendo tabula rasa di tanta conoscenza e sostituendolo con inutili quiz.
Nel Salento per fortuna ci sono ancora filatrici e tessitrici che adoperano il tradizionale telaio, l'uncinetto ed il tombolo così merletti e pizzi sono ricamati a mano secondo la tradizione che ha reso famoso questo territorio. Laboratori artigainali si industriano in questa arte da Maglie a Leuca, affermando l’antica arte.

ricamoIl cosiddetto “merletto dei poveri” o “chiacchierino” è diventato nel corso degli anni una vera passione, realizzato con la “spoletta” che corre veloce tra le dita, dà forma a centrini, guarnizioni per abiti e tanto altro. Queste abilità oggi da vita a vere e proprie professionalità che i brand della moda vengono a cercare giù da noi.
A Corigliano d’Otranto in Settembre la manifestazione “Salento Ricama” nel castello comunale, sfoggia ricami di straordinaria bellezza.
Anche Maglie, centro vitale dell’economia salentina, produce un proprio tipo di ricamo detto “punto maglie” creato da abili ricamatrici del luogo. A Castrignano dei Greci c’è il Museo del Ricamo con Pizzi e Merletti.
Tra le cose che il Salento può offrire ai visitatori quello dei ricami è un indimenticabile souvenir.

Preciso e puntiglioso prende corpo dal sottile filo di cotone un oggetto bello per la forma ed il ritmo del pieno e del vuoto che si incastra tra i nodi, è il principe dei tessuti, è il ricamo